Si tende spesso a pensare la democrazia quale forma istituzionale astratta dalla storia politica, sociale e intellettuale d'Europa. Questo corso analizzerà invece premesse, sviluppi e crisi delle democrazie tra Ottocento e Novecento, con particolare attenzione per le eredità dei grandi conflitti (Prima e Seconda guerra mondiale, Guerra fredda), per le fasi di transizione e trasformazione, per le dinamiche antidemocratiche dell'Europa interbellica.
I frequentanti devono prepararsi sugli appunti e su una delle due opere del gruppo (a) e su un testo a scelta del gruppo (b). I non-frequentati devono studiare le due opere del gruppo (a) e due testi a scelta del gruppo (b).
a)
M. Mazower, Le ombre dell'Europa. Democrazie e totalitarismi nel XX secolo, Garzanti, Milano 2000
J. W. Mueller, L'enigma democrazia. Le idee politiche nell'Europa del Novecento, Einaudi, Torino 2014
b)
R. Evans, Alla conquista del potere. Europa, 1815-1914, Laterza, Roma-Bari 2020
C. Clark, I sonnambuli. Come l'Europa arrivò alla Grande guerra, Laterza, Roma-Bari 2013
G. Claeys, Marx e il marxismo, Einaudi, Torino 2020
P. Gatrell, L'inquietudine dell'Europa. Come la migrazione ha rimodellato un continente, Einaudi, Torino 2020
R. Gerwarth, La rabbia dei vinti. La guerra dopo la guerra 1917-1923, Laterza, Roma-Bari 2017
I. Kershaw, All'inferno e ritorno. Europa, 1914-1949, Laterza, Roma-Bari 2016
T. Snyder, Terre di sangue. L'Europa tra Hitler e Stalin, Rizzoli, Milano 2011
S. Pons, La rivoluzione globale. Storia del comunismo internazionale dal 1917 al 1991, Einaudi, Torino 2012
M. Mazower, L'Impero di Hitler. Come i nazisti governavano l'Europa occupata, Mondadori, Milano 2010
I. Deak, Europa a processo. Collaborazionismo, resistenza e giustizia fra guerra e dopoguerra, Il Mulino, Bologna 2019
T. Judt, Postwar. Europa 1945-2005, Laterza, Roma-Bari 2017
P. Hanebrink, Uno spettro si aggira per l'Europa. Il mito del bolscevismo giudaico, Einaudi, Torino 2019
R. Paxton, Il fascismo in azione. Che cosa hanno veramente fatto i movimenti fascisti per affermarsi in Europa, Mondadori, Milano 2006
D'accordo con il docente, gli studenti possono proporre altri testi.
Obiettivi Formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti fondamentali per orientarsi nella storia dell'Europa contemporanea, analizzando in un quadro comparato le diverse regioni dell'Est e dell'Ovest. In particolare, si propone di indagare i processi di costruzione delle democrazie, le loro diverse fasi e forme, con particolare attenzione per le crisi del periodo tra le due guerre mondiali.
Prerequisiti
Si raccomanda di aver già sostenuto l'esame di storia contemporanea.
Metodi Didattici
Il corso si svolgerà sulla base di lezioni frontali.
Qualora le condizioni lo consentissero, una parte del corso potrà declinarsi in forma seminariale (facoltativa), attraverso la presentazione e discussione di testi (monografie o articoli) da parte degli studenti da concordarsi con il docente.
Modalità di verifica apprendimento
L'esame finale ha lo scopo di accertare l'acquisizione delle conoscenze e delle competenze previste dagli obiettivi formativi. La prova orale consiste in una conversazione tecnica con il docente volta a verificare gli elementi di conoscenza appresi durante lo studio e la capacità dello studente di affrontare autonomamente le questioni fondamentali della storia dell'Europa contemporanea. Per i frequentanti, si prevede altresì, in forma facoltativa, un seminario. La valutazione del seminario consente di incrementare da 1/30 a 3/30 la valutazione finale dell'esame orale.
Programma del corso
Il corso si propone di analizzare la storia della democrazia contemporanea, attraverso i diversi contesti nei quali si è affacciata e affermata, è stata contestata e rovesciata. Saranno dunque passati in rassegna i differenti percorsi di costruzione delle istituzioni democratiche, le culture politiche che le hanno legittimate, le trasformazioni politiche e sociali che le hanno accompagnate tra diciannovesimo e ventesimo secolo in tutta Europa. Una particolare attenzione sarà dedicata alle transizioni e crisi delle democrazie in Europa nel periodo tra le due guerre mondiali. Superando la tradizionale dicotomia tra Est e Ovest, ereditata dalla Guerra fredda, si intende indagare quali furono le convergenze e le divergenze tra diverse esperienze imperiali e nazionali tanto in Europa occidentale quanto in Europa centro-orientale e sud-orientale.
Una prima parte del corso sarà rivolta all'indagine delle precondizioni sette-ottocentesche per l'avvento delle prime forme democratiche, dalle rivoluzioni politiche del 1789-1794 a quelle del 1848, fino allo scoppio della Grande guerra. Al centro dell'attenzione saranno le diverse concezioni di democrazia e i rapporti conflittuali con il liberalismo e il socialismo, nonché le varie forme di reazione antiliberale e antidemocratica, populista e antisocialista. Mentre si allargavano le forme della partecipazione popolare in Europa, maturava il terreno di nuovi autoritarismi, nazionalismi e razzismi.
Il corso affronterà quindi il ciclo di guerra e rivoluzione del 1914-1922, con l'intento di analizzare i suoi strascichi violenti nel dopoguerra, il crollo degli Imperi continentali e la formazioni di nuovi stati nazionali e istituzioni democratiche: dal disordine postbellico scaturì infatti la competizione tra diverse idee di nuovo ordine europeo che segnarono tanto lo sforzo di ricostruzione negli anni Venti quanto la successiva crisi degli anni Trenta. Una specifica attenzione sarà quindi dedicata alla crisi della democrazia liberale e all'ascesa di inediti e violenti esperimenti politici (fascismo, nazismo, comunismo sovietico).
Una parte infine è dedicata all'analisi del lungo dopoguerra fino al 1989-1991: le eredità della Seconda guerra mondiale, le divisioni della Guerra fredda e i diversi percorsi delle democrazie costituzionali in Europa occidentale e delle democrazie popolari in Europa orientale, le forme di sviluppo e di crisi tra anni Sessanta e Settanta, fino alle trasformazioni degli anni Ottanta, alla fine della Guerra fredda e alla dissoluzione del blocco comunista sovietico, al processo di integrazione europea.