Nella prima parte del corso: le cause storiche e contemporanee delle migrazioni; la governance multilivello delle politiche per l'immigrazione; la differenza tra migrazione economica e migrazione politica. Nella seconda parte del corso: i concetti di integrazione e cittadinanza in termini comparativi tra la prima generazione di immigrati e i figli delle migrazioni. L’ultima parte del corso sarà dedicata ad un tema specifico: l’Islam in Europa e il rapporto con la sfera pubblica.
Ambrosini, M. (2011), Sociologia delle migrazioni, Il Mulino, Bologna.
Acocella, I. (2018), Islam in Europa; tra processi di deterritorializzazione e nuove forme di contestualizzazione, in Ivana Acocella e Renata Pepicelli (a cura di) Transnazionalismo, cittadinanza, e pensiero islamico. Forme di attivismo dei giovani musulmani in Italia, Bologna, Il Mulino, pp. 23-45.
I frequentanti sostituiranno i testi di riferimento con le dispense che il docente inserirà sulla piattaforma moodle.
Obiettivi Formativi
Il corso si propone di fornire i principali strumenti concettuali e analitici per lo studio delle migrazioni in una prospettiva sociologica. Al termine del corso lo studente avrà acquisito: un inquadramento generale delle migrazioni internazionali e dei principali modelli interpretativi di tale fenomeno; un uso appropriato del linguaggio e delle categorie proprie della sociologia delle migrazioni, riferibili alla figura dello straniero e ai modelli di interazione tra il migrante e la società di arrivo; le competenze metodologiche per rilevare, analizzare e interpretare le principali trasformazioni delle società contemporanee a seguito dei processi migratori; la consapevolezza delle principali sfide per elaborare interventi efficaci relativi alla governance del fenomeno.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi Didattici
Lezioni di didattica frontale con interventi degli studenti
Modalità di verifica apprendimento
L’esame si svolgerà in forma orale
Programma del corso
Nella prima parte del corso saranno discusse le teorie macro, meso e micro volte a spiegare i processi migratori, allo scopo di sviluppare diverse linee analitiche per comprendere il fenomeno. Saranno inoltre affrontate le principali dimensioni della governance internazionale e nazionale delle politiche per l’immigrazione con un focus sulla differenza tra migrazione economica e migrazione politica. L’attenzione sarà posta su varie categorie soggiacenti la figura del “migrante”: “regolare”, “irregolare”, “clandestino”, “extracomunitario”, “comunitario”, “lavoratore”, “familiare ricongiunto”, “rifugiato politico” e “minore straniero”. Lo scopo sarà evidenziare come tali categorie non dipendano da attributi “naturali” del migrante, né tanto meno siano rigide o immodificabili, quanto piuttosto risentano dell’imprinting del sistema normativo di riferimento.
Nella seconda parte del corso saranno trattati i concetti di integrazione e cittadinanza a partire da diversi paradigmi teorici. I temi saranno discussi confrontando la prima generazione di immigrati e i figli delle migrazioni. L’attenzione sarà posta sul concetto di “nazionalismo metodologico” e le sue conseguenze epistemiche sullo studio delle migrazioni. In particolare, lo scopo sarà evidenziare il ruolo delle migrazioni nei processi di trasformazione delle società contemporanee.
L’ultima parte del corso sarà dedicata ad un tema specifico: l’Islam in Europa e il rapporto con la sfera pubblica. Nel dettaglio, saranno approfonditi i processi di deterritorializzazione e di nuova contestualizzazione dell’Islam delle migrazioni e come tali processi influenzino le forme di espressività religiosa delle varie collettività musulmane e le modalità di rapportarsi con l’istituto della cittadinanza dello stato liberale.