Il corso si propone di illustrare la presenza del problema delle differenze sociali ed economiche nel pensiero politico moderno e contemporaneo. La sensibilità della teoria politica per la questione sociale avviene prima sotto la forma dell’immaginazione utopica di mondi alternativi, poi nell’ipotesi del superamento rivoluzionario delle ingiustizie, infine nel disegno riformatore sottinteso nei progetti che si richiamano allo “stato sociale”.
Testo base del corso è l'opera di C. De Boni, "Lo stato sociale nel pensiero politico contemporaneo", in tre tomi, Firenze, FUP, alla quale si riferiscono le indicazioni successive. Per gli studenti frequentanti verranno suggeriti specifici percorsi di studio durante le lezioni.
Per gli studenti non frequentanti il programma d'esame varia a seconda del numero di crediti scelto:
9 cfu:
C. De Boni, Lo stato sociale nel pensiero politico contemporaneo:
L'Ottocento, capp. 1,2,4;
Il Novecento. Parte
Prima,capp. 2,3,4;
Il Novecento. Parte Seconda, capp. 1 e 6.
6 cfu:
Stesso programma del precedente, con esclusione della parte riguardante Il Novecento. Parte Seconda.
Obiettivi Formativi
Principale obiettivo formativo del corso è quello di affrontare le molteplici potenzialità che la storia delle idee politiche presenta quando è applicata a un problema specifico. In questo senso autori e testi spesso affrontati secondo angolazioni fortemente teoriche, si arricchiscono di nuovi aspetti descrittivi e di intervento concreto nella realtà politica. In secondo luogo, il tema monografico scelto per il corso (le disparità sociali ed economiche e la loro cura) è di evidente attualità e tale da rendere interessante la verifica intorno ad esso degli apporti provenienti dalla teoria politica (accanto a quelli di scienze come la sociologia o l’economia politica).
Prerequisiti
Per seguire con maggior profitto il corso si consiglia di aver già sostenuto l’esame di Storia delle dottrine politiche.
Metodi Didattici
Il corso si svolgerà integralmente sotto forma di lezione frontale. Nei limiti del possibile gli studenti saranno tuttavia stimolati ad approfondimenti personali e letture dirette dei testi degli autori.
Modalità di verifica apprendimento
L’esame è scritto, articolato su quattro quesiti a risposta
aperta (tre quesiti per il programma da 6 cfu).
Programma del corso
La prima parte del corso ricostruirà le origini e lo sviluppo del pensiero utopico nelle dottrine politiche moderne. Partendo dal modello costituito dall’opera di Moro, se ne vedranno le varie articolazioni dal Rinascimento all’Illuminismo e oltre, ponendo a confronto i diversi tipi di società ideale ipotizzati (da quelli di impostazione socialista e comunista a quelli, più rari, di impianto liberaldemocratico o interclassista). Una specie di continuità con i modelli di ricostruzione integrale dei sistemi sociali si ricaverà, a conclusione di questa parte, nelle teorie rivoluzionarie dell’età contemporanea).
La seconda parte affronterà l’emergere e il consolidarsi dell’idea di stato sociale nel corso dell’Ottocento, all’interno dei dibattiti ideali che accompagnano in Europa lo sviluppo della società industriale. Le ipotesi di riforma sociale guidata dal potere politico verranno messe a confronto con le teorie che vorrebbero invece i fenomeni economici e sociali autonomi rispetto al comando politico.
L’ultima parte analizzerà i fondamenti delle dottrine novecentesche collegate all’obiettivo del “welfare state”, affrontandone in conclusione gli elementi di crisi propri del nostro tempo.